PIANETARBERESH

Discussione libera in libero mondo

lunedì 25 febbraio 2008

Orgoglio arberesh. Siamo alla frutta

In una risposta ad uno dei precedenti blog Salvatore Di Turi solleva la questione orgoglio degli arberesh.
Nella storia non sono mancati episodi di orgoglio Arberesh. La letteratura ne è piena e non solo quella epica.
Tuttavia, l'orgoglio va di pari passo con l'istruzione, la conoscenza, il dibattito. tutti elementi che dal un bel po' di tempo sono esclusi dalle comunità arbereshe d'Italia.
Forse perchè la comunità è presa da altri problemi, primo fra tutti il lavoro, lo studio, la famiglia.
In secondo luogo forse anche perchè questa gnerazione è figlia di quella precedente (scusate l'ovvietà) degli anni settanta quando molte persone parlavano ai figli in italiano, negavano le tradizioni, sparlavano di quelli che con grandi sacrifici si prodigavano per salvare il salvabile.
Ci sono riusciti?
Nel caso del Veneto, sì! Nel caso del Friuli ancora peggio visto che lo Stato ha dovuto far ricorso alla Consulta per far bocciare un emendamento alla legge regionale che è ... troppo a favore delle minoranze. Per dirne l'ultima ... quelli del Friuli hanno chiesto ed ottenuto di esporre nei propri luoghi istituzionali anche la bandiera friulana insieme a quella nazionale... vi invito a vedere il sito delle minoranze linguistiche della provincia di Trento. (www.minoranzelinguistiche.provincia.tn.it)

Nel caso arberesh, invece, non è stato possibile neanche questo.
Nel caso arberesh, in special modo quello calabrese, abbiamo tutti visto i risultati del travagliato parto di una legge regionale che comprendeva tutto lo scibile... tanto da risultarne vana ai fini concreti dell'applicazione di queste norme (si legga a tal proposito la cronaca di uno dei dibattiti sulle prospettive della comunità arbereshe tenutosi al Museo etnico di Civita lo scorso 4 gennaio e pubblicato su questo blog) la dice lunga.
Infine, forse ha ragione chi pensa che se la comunità minoritaria deve ricorrere ad una legge per essere riconosciuta ... vuol dire che siamo alla frutta.
Ma siamo alla frutta anche quando la regione Calabria affida le minoranze all'assessorato al Turismo, come se fossimo una versione riveduta e corretta degli indiani d'America o degli aborigenni australiani...
Siamo ancora alla frutta quando la regione Calabria "distrae" i fondi per le minoranze... non sono stati spesi ancora i soldi del 2005 e non sono stati rinpinguati i capitoli di spesa per il 206-2007- e 2008.
Siamo alla frutta quando i sindaci gestiscono gli sportelli linguistici ... come sappiamo...
Siamo alla frutta quando sono stati istituiti gli Istituti delle Minoranze che si sono mangiati tutti i fondi per pagare i direttori ... senza che questi abbiamo fatto nulla per meritarseli...
Siamo alla frutta quando il sindaco di Civita fa una scelta politica di affidare ad un gruppo amico (per la terza volta) un mare di soldi per fare l'ennesima ricerca, pubblicare l'ennesimo libro che non leggerà nessuno, invece di creare ricchezza per la comunità...
Siamo alla frutta se ... nessuno si incazza per tutto ciò!

3 commenti:

il migliore ha detto...

Siamo alla frutta...
semplicemente perchè esistono dei civitesi come te!
sai solo sparlare..ti nascondi..scappi!
Vuoi cambiare questa comunità?
candidati come sindaco!
Maggio 2009...prossime elezioni!
A Presto!!!!!!!!Poeta!?

Anonimo ha detto...

ciait rocquin

Anonimo ha detto...

sei un poeta fallito che non ha le palle per dire ciò che pensa senza nascondersi dietro un anonimato che nuoce solamente a te.. hai seri problemi psichici ed invece di usare questo blog dovresti andare da uno psicologo!!