PIANETARBERESH

Discussione libera in libero mondo

venerdì 24 ottobre 2008

Civita e i giovani

Qualche tempo fa un giovane civitese intervenne sul nostro diario dicendo che lui spendeva molto di più dei cinque euro di uno scolaro che viene in visita a Civita.
Inoltre, la cosa ci ha fatto riflettere non tanto nell’aspetto economico ma nel taglio sociale del problema.
In sostanza questo giovane nel sentirsi solo lanciava un grido di aiuto alla comunità.
Ovviamente il suo grido è caduto nel vuoto.
Qualche giorno fa abbiamo scoperto che i pochi ragazzi di Civita compresi in una fascia di età tra i 16 e 20 anni trascorrono i pomeriggi a Castrovillari.
Con notevole aggravio sulla famiglia poiché un genitore si deve sacrificare nel portarli in città e poi, ad una certa ora, andare a riprenderli.
Magari ognuno per conto proprio; anche perché i ragazzi hanno amici differenti per scuola e per censo e quindi è necessario che ognuno vada ad incontrare i propri amici o compagni di scuola in posti diversi.
Noi abbiamo visto da vicino una scena, a dir poco, irreale.
Un giovanottone di questi, frequentante un noto istituto di Castrovillari, obbligare il genitore a farsi riportare, dopo la mattinata già trascorsa a scuola in città, nel pomeriggio perché doveva giocare a calcio con i compagni.
Ora perché non giocare a calcio in paese?
Anche noi abbiamo fior di impianti sportivi da fare invidia a molti paesi viciniori.
Come disse il nostro primo interlocutore: “il paese non offre niente, sta morendo e noi non vogliamo morire con esso”.
Una cosa veramente terribile, anche se in parte vera.
Ai nostri tempi avevamo le suore, la parrocchia, il campo sportivo, magari fatto con fondo di pietrame, i boschi, il Raganello, il cortile della scuola, una specie di circolo di cultura, un club di ritrovo, la piazza.
Spesso abbiamo giocato a calcio in piazza con grosso dispiacere degli abitanti che, disperati, chiamavano il vigile Rago, il quale prontamente accorreva per beccare in “fallo” i giocatori.
Oggi questo non accade più.
Ci stiamo preoccupando di accogliere turisti, di accudire gli anziani, ma i giovani no!
È altrettanto vero che il nostro sacerdote è anziano, non è più in grado di fare una partita a calcio con i ragazzi, non ha mai organizzato una gita con loro. Ma è anche vero che le politiche sociali portate avanti dalla amministrazione comunale sono inesistenti.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Fate qualcosa prima che sia troppo tardi.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa un attimo, signor maestro ma io, che ho 48 anni credo che i nostri ragazzi facciano semplicemente quello che noi tutti abbiamo fatto a quella età, cioè divertirsi.

Noi ci dovevamo accontentare di quello che passava il convento.
I nostri giochi erano:

Andare nella brigna a fare i "compagni di baal".
Giocare a "sbattaburo".
Giocare a carte nel canile al magazeno o in quache sezione di partito
Portare a spasso tirata ad un filo di spago la mandibola del porco
La mitica “ RADIO CIVITA CENTRO”.
Il club 84.

Per noi, sono convinto, quelli erano tempi d’oro e faremmo carte false per ritornare ad allora.

Li vedete voi i giovani di oggi, che hanno la macchina quache soldo in tasca, internet e video giochi in abbomdanza e ultimo e non ultimo ragazze e ragazzi liberi di uscire a qualsiasi ora (noi ragazzi dovevamo accontentarci di vederle o a scuola o al passeggio fino alle 7 di sera poi c'era il coprifuoco).
Fermarsi a Civita?

Se solo gli dite come e cosa facevamo allora ti guardano come se venissimo da un altro pianeta.

Ogni cosa a il suo tempo.

Quidi lasciamoli andare dove vogliono ma accompagnamoli nel loro cammino con la nostra esperienza ma senza soffocarli, se gli imponiamo qualcosa sicuramente li perderemo.

Non è importante se li portiamo a Castrovillari o altro. Anzi questo può essere un ulteriore momento di aggregazione.
E’ invece importantissimo Diventare loro amici così che si fidino di noi, ci rendano partecipi del loro cammino nella vita.

“ i timp su cagnat “ (come diceva un nostro maetro di scuola) dobbiamo riflettere su questo. Civita e cambiata e non illudiamoci, NON POTRANNO PIU’ TORNARE I TEMPI DI UNA VOLTA. E questo forse in parte è un bene.



Ciao a tutti Felice De Bortol

Anonimo ha detto...

Se Civita era più attraente forse i giovani si fermavano di più.
Cosa gli offriamo?
1-Passare i pomeriggi ai 2 bar o in alternativa al tabacchino.
2-A chi piace, giocare a calcetto.
Questi sono gli unici passatempi.
Adesso qualche domanda:
1-Perché non si apre la palestra alle scuole come centro di allenamento vero e proprio dandolo in gestione?
2-Il progetto "terza categoria" di calcio che fine ha fatto?
3-Perchè non si crea una vera scuola calcio pomeridiana gestita da qualcuno di diverso da chi gestisce il calcetto?
3 semplici cose che movimentano un pò il paese.
Si accettano altre proposte.

Anonimo ha detto...

beh ..forse acquaformosa ci sta dando lezioni in proposito..non credete?

Anonimo ha detto...

Si infatti credo che Acquaformosa anche se più isolato, meno attraente per turismo e meno popoloso (se possibile...) di Civita è un paese più attivo capace di creare qualcosa seppur semplice per i giovani.
Qui è evidente la responsabilità di chi amministra nel non saper rendere interessante il paese ai giovani.
Solo bar e tabacchino.
Creare creare creare!!

Anonimo ha detto...

Leggendo pianetarbersh,ammiro con simpatia l'interessamento del Maestro per migliorare il nostro Paese.Forse perchè nelle critiche, c'è un pò di politica,allora molti osano a non rispondere ai vari problemi che il Maestro ci fa presente.Riguardo i giovani? Molto di più si potrebbe fare per loro. Ma perchè buttare la colpa solo agli amministratori? Anche i genitori hanno il dovere di educare e investire, non solo per la scuola e gli studi superiori,ma anche per il tempo libero.A Civita molti genitori,sia a casa che fuori non fanno altro che criticare tutto quello che si fà in Paese.Fuori di casa si parla solo di politica e pallone,come se non ci fosse nient'altro da dire e fare.I giovani,non sentendo altro fanno ben poco per cambiare questa situazione.( L'ambiente forma la persona) Anche i telefonini hanno cambiato la vita dei giovani.Infatti perdono molto del loro tempo libero a giocare e scambiare messaggi.(Lieti e tristi...)I genitori all'infuori della scuola o degli studi,potrebbero investire anche qulcosa in più per l'educazione fisica e culturale.Poi...quando i giovani raggiungono una certa età,anche loro dovrebbero darsi da fare,e non stare li ad aspettare la manna dal cielo,per migliorare il proprio tenore di vita,pagare le tasse ed alleggerire le spalle dei genitori.Se amano veramente i propri cari...Ricordiamoci che il lavoro è la madre della nostra vita! Per tutti...

Anonimo ha detto...

Il problema qui non è il lavoro (nella fascia 16-20 è difficile che qualcuno lavora oggi) ma il tempo libero....
Se non si crea qualcosa è normale cercare rifugio in inutili perdite di tempo...

Anonimo ha detto...

Bisogna inventarsi qualcosa (anche per il blog) altrimenti moriremo lentamente!

Anonimo ha detto...

Al di là di quello che tanti di voi pensano e cioé che a Civita non esiste una classe dirigente capace di risollevare le sorti del paese ecco che riecheggia nell'aria la notizia di una possibile nascita del circolo del Pd.
Sicuramente sarà assai arduo far conciliare le differenze di vedute e gli screzi del passato tra le varie anime che si accingono a creare detto circolo (Blois-Tocci,Ventimiglia,Grisolia)ma resta comunque apprezzabile il lavoro dei Bettiniani in tal senso,infatti forse in risposta agli articoli pubblicati sul blog si intravede la possibilità di inserire qualche "giovane" di buona volontà tra coloro che stanzieranno nella "stanza dei bottoni"!!
Buon lavoro a tutti

Anonimo ha detto...

Magari..
far entrare giovani nel circolo può creare qualcosa di nuovo..un movimento..queste sono iniziative!