PIANETARBERESH

Discussione libera in libero mondo

mercoledì 21 maggio 2008

A proposito di ecomuseo del paesaggio

Nello scorso fine settimana è capitato di fare un giro a San Lorenzo di Bellizzi. Di ritorno abbiamo percorso la stradina montana che dalla Fonte Scosa porta giù al Raganello.
Subito dopo il Piano della Chiesa ci è apparsa una realtà a dire poco sconvolgente per quanto riguarda il tanto decantato paesaggio che molti pseudo scrittori civitesi tanto decantano nei loro scritti.
Parliamo dello scempio che si sta compiendo ( forse è stato già compiuto) nella ex proprietà di Francesco Saverio Zuccaro dove la nuova gestione sta tirando fuori dal terreno tutte le pietre disponibili per poi trasferirle nel piazzale di raccolta sottostante in attesa di imbarcarle per chissà quale destinazione.
Fin qui passi.
Non può passare invece lo scempio dei vecchi ulivi. Piante gigantesche, contorte, stupende, frutto di secoli di modellamento, potatura, adattamento ai climi della Valle del Raganello.
Un signora anziano che si trovava con noi in macchina ha pianto ed ha esclamato: “ Chissà come si sta inc. da lassù il povero Saverino Zuccaro, che tanto ha dato per quelle piante”.
Fermo restando che le piante estirpate ricadono in una proprietà privata dove scelte di nuovo assetto forestale e agrario sono sacrosante per la sopravvivenza dell’azienda, non si può fare proprio nulla per salvare il salvabile?
Possibile che tutto debba essere distrutto senza poter fare nulla?
E l’assessore al paesaggio cosa ne pensa?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete toccato un argomento che mi sta molto a cuore. Lo scempio è visibile percorrendo già la provinciale che costeggia il Raganello e ho visto e riflettuto sul problema che ponete già tempo fa. Poi le risposte sono arrivate contemporaneamente, dando un'occhiata alla riperimetrazione del Parco del Pollino (ancora a quanto pare da definire)... poichè se la zona oggetto di discussione entrasse in area protetta credo che quello scempio non sarebbe stato possibile. Che dire! L'ecomuseo del paesaggio, in questo caso, funziona se ci sono le persone che si domandano il perchè di certe e cose e poi cercano delle risposte. Quella proprietà è privata e, a quanto pare, il proprietario può farne ciò che vuole, ma la cosa certa è che sta deturpando il paesaggio. Poniamo la questione all'attenzione delle guardie forestali e sentiamo che ne pensano.
Stefania Emmanuele

Anonimo ha detto...

MI SONO INFORMATA SULLO "SCEMPIO" SEGNALATO IN QUESTO BLOG.
Trattasi di una operazione autorizzata; per farla breve il proprietario di quel terreno sta semplicemente fortificando il terreno, gli ulivi non verranno violentati, anzi ne sta piantando altri. presto quel vistoso smottamento non sarà più visibile e il terreno sarà più sano di prima.
Stefania Emmanuele

Anonimo ha detto...

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