Siamo tornati.
Anche noi – come tutti – abbiamo diritto ad un periodo di vacanza.
O di disintossicazione dalla piazza.
E siamo andati a vedere cosa fanno gli altri. Perché siamo convinti che non si può più inventare nulla; basta guardarsi in giro e modelli da implementare nel nostro paese ve ne sono a milioni. Basta solo essere capaci di trovare quello giusto.
Uno rammarico è stato quello di non aver potuto partecipare alla estate civitese.
Per questo abbiamo chiesto lumi a coloro che l’hanno vissuta.
Una prima impressione è di delusione.
Confessiamo che anche noi sbirciando tra le righe del cartellone non notammo nulla di caratterizzante per la comunità e i suoi visitatori.
Esibizioni di maghi anonimi, gruppi folk a dir poco dilettanteschi e tristi.
Nessuna serata “dedicata” ….
Tranne due “solite” serate arberesh con i soliti autori e con i soliti spettatori … il resto è stato un vero flop.
Ci diranno sicuramente ce non c’erano soldi.
Ci diranno come al solito che i volontari scarseggiano e la Proloco non ha collaboratori.
A proposito della Proloco.
Ma non c’è un conflitto di interesse tra il presidente che è in contemporanea anche assessore (pare) al turismo e alla cultura oltre che presidente di una associazione che si occupa di turismo?
sabato 29 agosto 2009
sabato 4 luglio 2009
Raga Shop
Tanti i temi in discussione a partire da dopo le elezioni.
Alcune precisazioni necessarie ai soliti anonimi che continuano a punzecchiare con l’intenzione di rompere il nostro anonimato.
A queste persone di poca memoria invitiamo a leggere i post precedenti dove abbiamo spiegato con dovizia di particolari le nostre motivazioni – condivisibili o meno – e tali restano.
L’invito che abbiamo rivolto ad andare a votare è scaturito da un ragionamento semplice: il commissariamento – a nostro avviso – avrebbe peggiorato la situazione del nostro piccolo comune, paralizzandolo almeno per un altro anno in attesa delle prossime elezioni regionali.
In secondo luogo non ci è piaciuta la tattica adottata dagli avversari: il giochetto di attendere l’ultimo minuto per depositare la lista e poi non presentarla non perché non si è raggiunto un accordo (come era sembrato in un primo momento) ma con la ferma intenzione di lavorare per il commissariamento è una vera e propria follia che non si è mai registrata nella cronaca politica dal dopo guerra ad oggi.
Non è questo il modo di fare politica.
È come dar fuoco al pagliaio per scacciare i topi.
Oppure buttare l’acqua sporca con il bambino ….
Ma ora veniamo alle novità post elezioni.
Dopo quarant’anni di dure battaglie per il riconoscimento della lingua arbereshe ecco il secondo pugno nello stomaco: il Raga shop.
Il primo per fortuna è stato assorbito.
Chi si ricorda del Gambling room?
Ma chi vengono in mente simili baggianate?
Sembra di stare di fronte ad un luogo rasta dove si ascoltano i dischi di Bob Marley!
È pur vero che di fronte a certa stupidità non ci sono limiti.
A questo proposito viene in mente una pubblicità che passava in televisione qualche anno fa.
Vi ricordate?
Al solito detective che non riesce a risolvere un caso si chiede aiuto ad un agente americano il quale arriva e chiede delle … Pagine gialle.
Di concerto c’era bisogno di scomodare cotanta eminenza grigia per inventare una simile stupidità?
E poi le insegne… ma a chi è venuto in mente di usare la plastica?
Non si stava tentando di uniformare le insegne del paese in legno con scritte gialle?
Infine, mancano le “informazioni di servizio” tipo: orario di apertura, numeri di telefono, indirizzi vari….
Per il resto è stato ben arredato.
Complimenti all’arredatrice!
Alcune precisazioni necessarie ai soliti anonimi che continuano a punzecchiare con l’intenzione di rompere il nostro anonimato.
A queste persone di poca memoria invitiamo a leggere i post precedenti dove abbiamo spiegato con dovizia di particolari le nostre motivazioni – condivisibili o meno – e tali restano.
L’invito che abbiamo rivolto ad andare a votare è scaturito da un ragionamento semplice: il commissariamento – a nostro avviso – avrebbe peggiorato la situazione del nostro piccolo comune, paralizzandolo almeno per un altro anno in attesa delle prossime elezioni regionali.
In secondo luogo non ci è piaciuta la tattica adottata dagli avversari: il giochetto di attendere l’ultimo minuto per depositare la lista e poi non presentarla non perché non si è raggiunto un accordo (come era sembrato in un primo momento) ma con la ferma intenzione di lavorare per il commissariamento è una vera e propria follia che non si è mai registrata nella cronaca politica dal dopo guerra ad oggi.
Non è questo il modo di fare politica.
È come dar fuoco al pagliaio per scacciare i topi.
Oppure buttare l’acqua sporca con il bambino ….
Ma ora veniamo alle novità post elezioni.
Dopo quarant’anni di dure battaglie per il riconoscimento della lingua arbereshe ecco il secondo pugno nello stomaco: il Raga shop.
Il primo per fortuna è stato assorbito.
Chi si ricorda del Gambling room?
Ma chi vengono in mente simili baggianate?
Sembra di stare di fronte ad un luogo rasta dove si ascoltano i dischi di Bob Marley!
È pur vero che di fronte a certa stupidità non ci sono limiti.
A questo proposito viene in mente una pubblicità che passava in televisione qualche anno fa.
Vi ricordate?
Al solito detective che non riesce a risolvere un caso si chiede aiuto ad un agente americano il quale arriva e chiede delle … Pagine gialle.
Di concerto c’era bisogno di scomodare cotanta eminenza grigia per inventare una simile stupidità?
E poi le insegne… ma a chi è venuto in mente di usare la plastica?
Non si stava tentando di uniformare le insegne del paese in legno con scritte gialle?
Infine, mancano le “informazioni di servizio” tipo: orario di apertura, numeri di telefono, indirizzi vari….
Per il resto è stato ben arredato.
Complimenti all’arredatrice!
Turismocivita.org
Abbiamo visitato il sito ufficiale del comune di Civita e abbiamo trovato molte incongruenze e scarsa attenzione alla qualità dell’informazione.
Per esempio, in alto a sinistra esiste un banner turismocivita.org: ebbene appena si clicca sopra appare un sito che tratta di tutto … tranne che di Civita.
Ora è vero che la nostra magnanimità è notoriamente grande … ma questa rasenta la stupidità .
Chiediamo al webmaster di darci una spiegazione … altrimenti è meglio rimuovere questo link perché danneggia la comunità ed è pubblicità gratuita ad altri senza alcun ritorno per Civita.
La homepage parla di NEWS ... ed è ferma ad ottobre 2007 come se nel frattempo non fosse accaduto nulla di interessante in paese.
Infine, un sito che non si aggiorna periodicamente non serve a nulla.
Per esempio, in alto a sinistra esiste un banner turismocivita.org: ebbene appena si clicca sopra appare un sito che tratta di tutto … tranne che di Civita.
Ora è vero che la nostra magnanimità è notoriamente grande … ma questa rasenta la stupidità .
Chiediamo al webmaster di darci una spiegazione … altrimenti è meglio rimuovere questo link perché danneggia la comunità ed è pubblicità gratuita ad altri senza alcun ritorno per Civita.
La homepage parla di NEWS ... ed è ferma ad ottobre 2007 come se nel frattempo non fosse accaduto nulla di interessante in paese.
Infine, un sito che non si aggiorna periodicamente non serve a nulla.
Elezioni amministrative 2009
Civita Elezioni amministrative 2009
Unica lista "Civita domani"
candidato a sindaco: Ing. Vittorio Blois
Risultati elettorali*
Voti : 748
Schede bianche : 100
Schede nulle : 36
Preferenze
Nome Voti sez. 1 Voti sezione 2 Totale
Vavolizza 50 30 80
Manna 30 42 72
Imperatore 45 18 63
Campanella 32 29 61
Tocci 24 19 43
Miceli 15 21 36
De Salvo 16 18 34
Rugiano 18 10 28
Nicoletti 11 16 27
Voti : 748
Schede bianche : 100
Schede nulle : 36
Preferenze
Nome Voti sez. 1 Voti sezione 2 Totale
Vavolizza 50 30 80
Manna 30 42 72
Imperatore 45 18 63
Campanella 32 29 61
Tocci 24 19 43
Miceli 15 21 36
De Salvo 16 18 34
Rugiano 18 10 28
Nicoletti 11 16 27
Alagia 14 12 26
Vito 15 6 21
Filardi 6 10 16
* Fonte: Prefettura di Cosenza, Ufficio elettorale
Vito 15 6 21
Filardi 6 10 16
* Fonte: Prefettura di Cosenza, Ufficio elettorale
A giorni ricorre il primo mese dalle elezioni comunali e visto che il sito istituzionale del comune non è stato ancora aggiornato abbiamo deciso di pubblicare i voti di preferenza per dare informazione completa e precisa dato che gli organi ufficiali sono fermi sine die.
PS
Nella foto uno splendido comignolo ritratto da Francesco Bruno.
venerdì 26 giugno 2009
Non siamo chiusi per ferie
Non siamo chiusi per ferie come qualcuno ironicamente (o nel cuore) spera. Siamo solo in attesa di capire come si prospettano questi nuovi cinque anni a guida del sindaco riconfermato.
Abbiamo fatto di tutto per scongiurare l’arrivo di un commissario prefettizio, di una politica scellerata degli avversari che ben sapendo di perdere in partenza hanno adottato la tecnica gandhiana della disobbedienza politica (non civile) fino a quando – vistosi persi – sono andati a votare anche loro.
Nei pressi del seggio elettorale si era formato un doppio schieramento: da una parte gli uomini della maggioranza, in fibrillazione, arrivavano, scaricavano e pronti per un altro viaggio. Qualcuno con il motorino faceva da staffetta apri pista alla ricerca del malato ( ma non troppo) disposto a recarsi alle urne in cambio – magari – di qualche ora di assistenza domiciliare. Lo stesso primo cittadino si recava in casa dei malati, disposto a guidare in prima persona l’auto, pur di scongiurare il quorum.
Un comitato di festa e di accoglienza pronto a fotografare il cittadino che si recava alle urne, tentando un pronostico su questo voto, stava beatamente seduto sulle sedie messe a disposizione da un affittacamere del posto.
Dall’altra parte, nei pressi del cancello di ingresso principale della scuola, c’era il segretario del PD cittadino con il consorte ed una sparuta schiera di avversari politici, con le facce tristi, i muscoli tesi e in rigoroso silenzio come se fossero tutti al cospetto di un defunto.
Un componente dello schieramento spesso si affacciava sulla scalinata per vedere l’arrivo del sindaco, tutto sudato, teso e nervoso, ma contento perché era riuscito a portare alle urne un altro malato.
La guardia municipale seduta alla propria postazione forniva i numeri mancanti al raggiungimento del quorum.
Quando finalmente, intorno alle 20.00 si è raggiunto il tanto agognato quorum anche gli avversari si sono recati alle urne.
Da questa piccola cronaca si possono trarre una lezione ed una morale.
Sulla lezione è facile immaginare come ancora una volta il popolo civitese sa scegliere, nonostante tutti gli acciacchi che lo caratterizzano, in termini di età, interesse verso la politica e dignità della comunità.
La morale invece ha diversi aspetti: in primo luogo sta nel credito che godono gli oppositori nella comunità, che pur di assecondare un disegno di buttare a mare l’acqua sporca con il bambino non hanno esitato fino all’ultimo a lavorare per l’arrivo di un commissario girando casa per casa ed invitando i propri accoliti a non ritirare la scheda; in secondo luogo, a seguito di questo comportamento a dir poco scorretto , meritano l’espulsione dal partito con le conseguenti ed immediate iniziative di commissariamento della locale sezione del Partito Democratico.
Abbiamo fatto di tutto per scongiurare l’arrivo di un commissario prefettizio, di una politica scellerata degli avversari che ben sapendo di perdere in partenza hanno adottato la tecnica gandhiana della disobbedienza politica (non civile) fino a quando – vistosi persi – sono andati a votare anche loro.
Nei pressi del seggio elettorale si era formato un doppio schieramento: da una parte gli uomini della maggioranza, in fibrillazione, arrivavano, scaricavano e pronti per un altro viaggio. Qualcuno con il motorino faceva da staffetta apri pista alla ricerca del malato ( ma non troppo) disposto a recarsi alle urne in cambio – magari – di qualche ora di assistenza domiciliare. Lo stesso primo cittadino si recava in casa dei malati, disposto a guidare in prima persona l’auto, pur di scongiurare il quorum.
Un comitato di festa e di accoglienza pronto a fotografare il cittadino che si recava alle urne, tentando un pronostico su questo voto, stava beatamente seduto sulle sedie messe a disposizione da un affittacamere del posto.
Dall’altra parte, nei pressi del cancello di ingresso principale della scuola, c’era il segretario del PD cittadino con il consorte ed una sparuta schiera di avversari politici, con le facce tristi, i muscoli tesi e in rigoroso silenzio come se fossero tutti al cospetto di un defunto.
Un componente dello schieramento spesso si affacciava sulla scalinata per vedere l’arrivo del sindaco, tutto sudato, teso e nervoso, ma contento perché era riuscito a portare alle urne un altro malato.
La guardia municipale seduta alla propria postazione forniva i numeri mancanti al raggiungimento del quorum.
Quando finalmente, intorno alle 20.00 si è raggiunto il tanto agognato quorum anche gli avversari si sono recati alle urne.
Da questa piccola cronaca si possono trarre una lezione ed una morale.
Sulla lezione è facile immaginare come ancora una volta il popolo civitese sa scegliere, nonostante tutti gli acciacchi che lo caratterizzano, in termini di età, interesse verso la politica e dignità della comunità.
La morale invece ha diversi aspetti: in primo luogo sta nel credito che godono gli oppositori nella comunità, che pur di assecondare un disegno di buttare a mare l’acqua sporca con il bambino non hanno esitato fino all’ultimo a lavorare per l’arrivo di un commissario girando casa per casa ed invitando i propri accoliti a non ritirare la scheda; in secondo luogo, a seguito di questo comportamento a dir poco scorretto , meritano l’espulsione dal partito con le conseguenti ed immediate iniziative di commissariamento della locale sezione del Partito Democratico.
venerdì 5 giugno 2009
Appello al voto
Abbiamo riflettuto molto sulla necessità di andare al voto, non solo per il rispetto dei Padri costituenti (e tra i primi il Nostro Costantino Mortati) ma anche per l’amore che nutriamo per il nostro piccolo paese che rischia il commissariamento almeno fino al prossimo turno elettorale previsto per la primavera del 2010.
E il nostro comune non può andare a finire in mano ad un funzionario della prefettura che si limita a svolgere compiti di ordinaria amministrazione.
Civita non ha bisogno di un amministratore ordinario che si limiti a pagare gli stipendi al personale e le bollette della luce.
Civita ha bisogno di una guida sicura che aiuti la comunità ad uscire da questa empasse senza contraccolpi per la cittadinanza in termini di sconvolgimento fiscale e programmatico..
Un commissario affonderebbe in modo definitivo il nostro piccolo paese e farebbe il gioco di coloro che lo usano come feudo per i propri tornaconti, obbedendo a ordini di scuderia senza minimamente preoccuparsi dei danni incalcolabili alla comunità e alla sua immagine costruita con tanto sacrificio in anni di lavoro incessante da parte di tutti.
Un voto per allontanare definitivamente dal paese questi corvi neri, vigliacchi e senza spina dorsale.
Un voto per garantire una guida alla comunità.
Un voto per superare il quorum con la certezza che la nuova amministrazione provvederà a rivedere le liste elettorali.
Un voto per difendere il buon nome di Civita nel mondo.
Un voto affinché si allontanino dalla comunità persone che lucrano sulla testa dei civitesi e al momento opportuno non esitano di buttare a mare l’acqua sporca con il bambino.
E il nostro comune non può andare a finire in mano ad un funzionario della prefettura che si limita a svolgere compiti di ordinaria amministrazione.
Civita non ha bisogno di un amministratore ordinario che si limiti a pagare gli stipendi al personale e le bollette della luce.
Civita ha bisogno di una guida sicura che aiuti la comunità ad uscire da questa empasse senza contraccolpi per la cittadinanza in termini di sconvolgimento fiscale e programmatico..
Un commissario affonderebbe in modo definitivo il nostro piccolo paese e farebbe il gioco di coloro che lo usano come feudo per i propri tornaconti, obbedendo a ordini di scuderia senza minimamente preoccuparsi dei danni incalcolabili alla comunità e alla sua immagine costruita con tanto sacrificio in anni di lavoro incessante da parte di tutti.
Un voto per allontanare definitivamente dal paese questi corvi neri, vigliacchi e senza spina dorsale.
Un voto per garantire una guida alla comunità.
Un voto per superare il quorum con la certezza che la nuova amministrazione provvederà a rivedere le liste elettorali.
Un voto per difendere il buon nome di Civita nel mondo.
Un voto affinché si allontanino dalla comunità persone che lucrano sulla testa dei civitesi e al momento opportuno non esitano di buttare a mare l’acqua sporca con il bambino.
mercoledì 3 giugno 2009
I vermi ringraziano
Per motivi di lavoro non abbiamo assistito in prima persona al comizio politico del sindaco e della sua lista unica.
Ne abbiamo colto i commenti della piazza.
Esordisce l’assessore alla sanità: con molta emozione racconta quello che ha fatto.
Segue a ruota il superassessore omnipresente che parla dei suoi successi alla Comunità montana.
Attacca ovviamente quelli che dietro una tastiera si permettono di criticare senza mettere la faccia e annuncia che prima o poi la Filanda aprirà i battenti.
Tutti speravano che prendesse la parola una delle new entry: invece si sono semplicemente alternate sul parco come comparse mute.
Non depone bene.
Speriamo che il tutto fa parte della comunicazione di immagine che la compagine vuole dare di sé.
Molto defilato è apparso il vice sindaco. Lo hanno visto gironzolare per la piazza molto nervoso, dal viso teso.
Infine, il pezzo forte è rappresentato dallo show del sindaco.
Egli si è preparato il discorso e – ci dicono – parte dall’art. 48 della Costituzione.
Poi con un intercalare che va dal napoletano all’italiano racconta di quello che ha fatto, della sua genesi familiare in politica dal 1970, e non manca di parlare di chi scrive da una tastiera su un blog, in modo anonimo, mentre lui e la sua compagine ci mettono la faccia.
Subito una mega applauso.
Infatti, la scena si ripete come da sempre, con un gruppo di facinorosi sotto gli alberi e intorno alla fontana che fanno da supporter e scandiscono con applausi e grida i vari passaggi del discorso.
Parla compiaciuto e nello stesso tempo mortificato dei suoi avversari che non sono riusciti a fare una lista per competere con lui sicuro che li avrebbe stracciati facendo il pieno di voti.
Poi ripiega con un discorso paternalistico sul fatto che amministrare un comune piccolo è molto difficile e finalmente arriva al nocciolo della questione che più tiene a cuore: il commissariamento: Egli (il commissario) è solo un funzionario della prefettura mandato a svolgere i normali compiti di ordinaria amministrazione e quindi non ha a cuore i problemi dei cittadini e della comunità.
E chiede di andare a votare anche scheda bianca e promette che se quest’ultime supereranno quelle valide ne trarrà le dovute conseguenze.
“Anch’io sono un ambientalista! Ricorda il primo cittadino a proposito del TUBO DI FAZIO (e non ci ha dato il riconoscimento del neologismo) che presto sarà smontato e l’area circostante verrà bonificata”.
Ricordiamo ai nostri lettori che la stessa cosa disse esattamente cinque anni fa e dallo stesso pulpito.
Speriamo che non debbano passare altri cinque anni.
A questa affermazione – ci raccontano che era presente in piazza in modo silenzioso e trafilato il supergiornalista con la sua immancabile macchina fotografica che ogni tanto “lampeggiava” uno scatto con il massimo disappunto del vicesindaco.
Che se ne farà di queste foto?
E poi torna di nuovo ai vermi che scrivono da una tastiera anonima informandoli che non li teme e li invita ad uscire allo scoperto per confrontarsi in prima persona.
Egli non sa o fa finta di non sapere che – storicamente – la scelta dell’anonimato non è una forma di vigliaccheria ma bensì una strategia di comunicazione con lo scopo di fare da pungolo ad una amministrazione ordinaria, inutile senza obiettivi e con scarsi risultati raggiunti in questi ultimi cinque anni.
Per ultimo – ci raccontano – che quello più volte lamentato su questo Diario riguardo l’impiego presso l’Ente pubblico di civitesi è stato sottolineato da un passaggio inquietante che prelude ancora una volta alla fuga di giovani dal paese: “anche a Civita ci sono fior di professionisti ma noi abbiamo preferito la consulenza universitaria per allestire il centro visita” .
Forse abbiamo sbagliato a consigliare di andare a votare!
È come sparare sulla Croce Rossa.
Ne abbiamo colto i commenti della piazza.
Esordisce l’assessore alla sanità: con molta emozione racconta quello che ha fatto.
Segue a ruota il superassessore omnipresente che parla dei suoi successi alla Comunità montana.
Attacca ovviamente quelli che dietro una tastiera si permettono di criticare senza mettere la faccia e annuncia che prima o poi la Filanda aprirà i battenti.
Tutti speravano che prendesse la parola una delle new entry: invece si sono semplicemente alternate sul parco come comparse mute.
Non depone bene.
Speriamo che il tutto fa parte della comunicazione di immagine che la compagine vuole dare di sé.
Molto defilato è apparso il vice sindaco. Lo hanno visto gironzolare per la piazza molto nervoso, dal viso teso.
Infine, il pezzo forte è rappresentato dallo show del sindaco.
Egli si è preparato il discorso e – ci dicono – parte dall’art. 48 della Costituzione.
Poi con un intercalare che va dal napoletano all’italiano racconta di quello che ha fatto, della sua genesi familiare in politica dal 1970, e non manca di parlare di chi scrive da una tastiera su un blog, in modo anonimo, mentre lui e la sua compagine ci mettono la faccia.
Subito una mega applauso.
Infatti, la scena si ripete come da sempre, con un gruppo di facinorosi sotto gli alberi e intorno alla fontana che fanno da supporter e scandiscono con applausi e grida i vari passaggi del discorso.
Parla compiaciuto e nello stesso tempo mortificato dei suoi avversari che non sono riusciti a fare una lista per competere con lui sicuro che li avrebbe stracciati facendo il pieno di voti.
Poi ripiega con un discorso paternalistico sul fatto che amministrare un comune piccolo è molto difficile e finalmente arriva al nocciolo della questione che più tiene a cuore: il commissariamento: Egli (il commissario) è solo un funzionario della prefettura mandato a svolgere i normali compiti di ordinaria amministrazione e quindi non ha a cuore i problemi dei cittadini e della comunità.
E chiede di andare a votare anche scheda bianca e promette che se quest’ultime supereranno quelle valide ne trarrà le dovute conseguenze.
“Anch’io sono un ambientalista! Ricorda il primo cittadino a proposito del TUBO DI FAZIO (e non ci ha dato il riconoscimento del neologismo) che presto sarà smontato e l’area circostante verrà bonificata”.
Ricordiamo ai nostri lettori che la stessa cosa disse esattamente cinque anni fa e dallo stesso pulpito.
Speriamo che non debbano passare altri cinque anni.
A questa affermazione – ci raccontano che era presente in piazza in modo silenzioso e trafilato il supergiornalista con la sua immancabile macchina fotografica che ogni tanto “lampeggiava” uno scatto con il massimo disappunto del vicesindaco.
Che se ne farà di queste foto?
E poi torna di nuovo ai vermi che scrivono da una tastiera anonima informandoli che non li teme e li invita ad uscire allo scoperto per confrontarsi in prima persona.
Egli non sa o fa finta di non sapere che – storicamente – la scelta dell’anonimato non è una forma di vigliaccheria ma bensì una strategia di comunicazione con lo scopo di fare da pungolo ad una amministrazione ordinaria, inutile senza obiettivi e con scarsi risultati raggiunti in questi ultimi cinque anni.
Per ultimo – ci raccontano – che quello più volte lamentato su questo Diario riguardo l’impiego presso l’Ente pubblico di civitesi è stato sottolineato da un passaggio inquietante che prelude ancora una volta alla fuga di giovani dal paese: “anche a Civita ci sono fior di professionisti ma noi abbiamo preferito la consulenza universitaria per allestire il centro visita” .
Forse abbiamo sbagliato a consigliare di andare a votare!
È come sparare sulla Croce Rossa.
Iscriviti a:
Post (Atom)